Ritorna alla libertà di movimento: la protesi d’anca come soluzione efficace per riconquistare la qualità della vita
Se soffri costantemente di dolori all’anca o noti dei problemi di mobilità, è sicuramente arrivato il momento di intervenire. Un problema all’anca può limitare notevolmente la tua qualità di vita, ma una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato possono fare la differenza. Non permettere che il dolore diventi la tua normalità quotidiana, ci sono soluzioni efficaci che possono aiutarti a tornare a vivere senza limitazioni. Affidati ad un professionista esperto che si dedichi alla cura dell’anca, che possa individuare la causa del tuo problema e risolverlo nel modo più appropriato. Prendi il controllo della tua salute.
Se soffri costantemente di dolori all’anca o noti dei problemi di mobilità, è sicuramente arrivato il momento di intervenire. Un problema all’anca può limitare notevolmente la tua qualità di vita, ma una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato possono fare la differenza. Non permettere che il dolore diventi la tua normalità quotidiana, ci sono soluzioni efficaci che possono aiutarti a tornare a vivere senza limitazioni. Affidati ad un professionista esperto che si dedichi alla cura dell’anca, che possa individuare la causa del tuo problema e risolverlo nel modo più appropriato. Prendi il controllo della tua salute.
La protesi d’anca è una soluzione chirurgica utilizzata per risolvere problemi legati all’articolazione dell’anca, come l’artrosi o la necrosi avascolare della testa femorale. Ma quando è il momento giusto per optare per questo intervento? In genere, si consiglia di considerare l’opzione della protesi quando il dolore all’anca inizia a limitare le attività quotidiane e a influire sulla qualità della vita del paziente, anche dopo aver provato tutte le possibili terapie conservative. La protesi d’anca garantisce un significativo miglioramento della mobilità dell’articolazione e del dolore associato, consentendo al paziente di tornare a svolgere le sue normali attività senza limitazioni. È importante ricordare che l’intervento richiede un periodo di riabilitazione e che, in linea generale, è consigliato non attendere troppo a lungo prima di ricorrere alla protesi, in modo da evitare che il dolore cronico causi danni irreversibili all’articolazione.
Solitamente basta una semplice radiografia per confermare la diagnosi clinica ed eventualmente risonanza magnetica
La durata dell'intervento dipende dalla complessità del caso e dalle tecniche utilizzate dal chirurgo. In genere, l'intervento dura 50/60 minuti e richiede l'anestesia logoregionale
Il fattore età è molto importante per valutare se sottoporre o meno il paziente all’intervento. Infatti, le protesi disponibili hanno una durata di 15/20 anni che, per quanto notevole, è comunque limitata
Con le nuove tecniche mininvasive i testi di recupero sono veramente molto brevi. Dopo un periodo di degenza di 3-5 giorni, il paziente viene dimesso per dare il via ad un percorso di riabilitazione della durata di 3-5 settimane.
L’intervento mini-invasivo della protesi d’anca è una procedura chirurgica innovativa che permette di sostituire l’articolazione dell’anca con una protesi in modo efficace e con un minore impatto sull’organismo. Questa tecnica prevede la realizzazione di piccole incisioni, riducendo al minimo i danni ai tessuti adiacenti e ai nervi. Questo riduce notevolmente il tempo di recupero dei pazienti rispetto agli interventi tradizionali. Questa soluzione rappresenta dunque un’opzione sicura e avanzata per chi necessita della sostituzione dell’articolazione dell’anca, offrendo agli individui la possibilità di riacquistare la libertà di movimento e migliorare la propria qualità di vita.
Specialista in chirurgia protesica di anca e ginocchio
Pur essendo un intervento minimamente invasivo e molto comune (si stima infatti l’impianto di oltre 100.000 protesi all’anno solo in Italia) è pur sempre un intervento chirurgico e presenta dei rischi legati principalmente a infezioni o trombosi che possono essere controllati curando con molta attenzione la cicatrice e con una profilassi a base di farmaci anticoagulanti. Da ricordare infine che è di fondamentale importanza fare con costanza gli esercizi riabilitativi con il supporto di personale preparato: il nemico numero uno di questo genere di interventi è infatti la mancanza di movimento. Seguendo gli esercizi di mobilità e di rinforzo muscolare, si potrà arrivare a un recupero totale delle funzioni motorie in poche settimane.
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Mi chiamo Stefano Viglione e sono un chirurgo ortopedico specializzato nella cura di anca, ginocchio, spalla e caviglia.
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